Francesco Cordella ha scritto:
> All?inizio ti spiazza: grafica in bianco e nero, personaggi che
> sembrano pupazzi. Poi, presto, ti accorgi che queste sono
> caratteristiche di un capolavoro: The Lost Crown. Se ci penso, non mi
> viene in mente un?avventura grafica migliore: dunque sì, The Lost
> Crown la considero la migliore avventura grafica di sempre.E ci credo, se continui a giocare alle avventure testuali...
The Lost Crown ha sicuramente carisma e atmosfera, ma mi sembra
deformante dire che:
"la scelta controcorrente del bianco e nero dà a The Lost Crown
l?aspetto di una sorta di opera d?arte. Boakes ha usato una tecnica che
definisce ?decoupage fotografico?"
o che:
"E? vero, d?altro canto, che i personaggi, a cominciare dal
protagonista, sembrano dei pupazzi e che le loro animazioni possono
apparire ridicole, ma più che un difetto questo, alla fine, risulta una
affascinante caratteristica sotto il profilo artistico: nella sua
arretratezza è paradossalmente una caratteristica innovativa"
o quantomeno una maniera di creare delle pezze d'appoggio a ritroso per
fare tornare la tesi.
In realtà la povertà della grafica di The Lost Crown è realmente un
limite, ed una scelta obbligata per contenere i costi ed i tempi di
produzione, tenuto anche conto del fatto che si tratta di una produzione
fatta da una sola risorsa umana: che questa si voglia far credere una
scelta artistica geniale, mi sembra un'affermazione un po' forzata.
Il povero Nigel Danvers che alle volte scivola letteralmente invece di
camminare è spiacevolmente ridicolo, e anche il fatto che una volta
nssvggngn han vagren pnfn, il gioco ci consenta qv puvrqrer nyyn
nssvggnpnzrer fr noovn han fgnamn yvoren r dhrfg'hygvzn evfcbaqn pbzr fr
avragr sbffr, invece di mandarci a quel paese...
Semmai, tutto questo vuol dire un'altra cosa, sempre a favore
complessivamente del gioco, ossia che una sceneggiatura ed una storia
costruite ed architettate come si deve possono, anche in presenza di
scelte grafiche discutibili (ma quella del b/n non lo è, come non lo è
la tecnica degli oggetti colorati (il cappottino rosso di "Schindler's
list"?), fare di un'avventura grafica un'ottima avventura grafica
(mentre non è mai vero il contrario, o perlomeno, non saprei offrire
neanche un esempio in questo senso, e chi stava per dire "Broken Sword",
si vergogni.)
Insomma, penso che andrei quasi a finire per sostenere la tua tesi (ma
che The Lost Crown sia "la migliore avventura grafica di sempre", per
favore, no; casomai la migliore da te giocata, ma insomma, dello stesso
genere di TLC mi limito a citare Amber a journey beyond, o Zork Nemesis,
che credo almeno allo stesso livello) ma con argomentazioni differenti.
Ciao,
Alberto