Il giorno domenica 10 novembre 2019 20:53:58 UTC+1, Ellessero ha scritto:
> Anche loro scadenti, poco male, tanto di torelli usciti dalla
> squadra giovanile che hanno vinto molto, non giocano neanche in
> lega Pro, al massimo marciscono nelle panchine, anche della prima
> squadra.Premesso che comunque cattive partenze della Primavera sono già accadute nel recente passato, e che Bava era solito intervenire in maniera incisiva a gennaio per massimizzare il risultato finale, stiamo andando maluccio ed è legittimo pensare che i buoni risultati degli ultimi anni siano dovuti in buona parte alla mano degli allenatori, Longo (molto evidente) e Coppitelli (un po' meno, cioè lui bravo in generale, ma forse meno esasperatamente tattico di Moreno). Sul versante giocatori la crescita del livello medio c'è stata, ma rimane la difficoltà a produrre buoni giocatori di serie A. Parigini tecnicamente lo sarebbe, ma è scemo, per usare una sintesi giornalistica. Edera ha mostrato qualche numero, soprattutto per la capacità conclusiva, che gli ha permesso di emergere per un momento, ma poi si è notato più quel che gli manca. Millico IMHO alla lunga può trovare una collocazione, ma più come un Lapadula, un Caprari. La società poi li ha aiutati come sappiamo, non prestandoli. Bonifazi è un caso a sè, di Primavera ha fatto un anno solo. Invece vengono fuori con lentezza giocatori di seconda fascia di buon livello in B, dopo un percorso di maturazione, Segre (un centrocampista!), Candellone, Fiordaliso . Questi sono indice di un settore cresciuto sì sotto Bava, ma meno dei suoi risultati sportivi.
Rimane l'impressione che, comunque, con questi investimenti sulle giovanili, decenti ma nulla più (sui 3.5 milioni, poi il resto è player trading, per salire di fascia ne servirebbero 5), si ottengono solo questi risultati (il Torino è valutato in una recente classifica, l'81esima squadra europea per successo del vivaio, che però vuol dire solo nono posto in Italia, le prime sono Roma e Atalanta, ma ci precedono anche l'Empoli e il Brescia).
Corre però l'obbligo, prima di pensare che sia un problema tutto nostro, di ricordare che secondo una statistica solo il 4% dei giocatori delle squadre Primavera arriva a giocare in serie A.